1310 – Votare Pasqualucci?
Monti vuole la Bonino al Quirinale (1)? Ma è impazzito?!?
Dimmi se sei ben sicuro della faccenda di Giovanardi (1). Ieri Franco è andato ad ascoltare un po’ di esponenti locali dei vari partiti. C’era un giovane del PdL che sosteneva l’assoluta tranquillità dei DICO alla Giovanardi. Diceva che era una vecchia proposta di Marcello Pera riciclata.
Immagino poi che siamo alla fine: da votare sono rimaste solo le liste piccole. O ci stai portando alla scheda bianca, o dovrai lavorare sul “voto inutile”.
Ciao
Irma
San Martino in Rio, 22 febbraio 2013, Cattedra di San Pietro
Cara Irma,
sono andato a vedere le immagini della Terra Santa in canonica, commentate dai nostri sacerdoti; ho avuto anche 15 minuti di abbiocco; mi siedo a computer alle 23.53 e metto già la data di domani.
22 febbraio, Cattedra di San Pietro. Questa data di conclusione ha un significato, perché tutto questo lavoro è trasposizione del Magistero del Papa in tema di elezioni.
Posso aver sbagliato qualcosa nel trasporre? Direi di no. Potrei aver omesso delle cose: un pezzo di programma su cui ho sorvolato, un commento su Internet che gettava luce sulle intenzioni di un partito al di là dei programmi, o chissà cosa. Ma la dottrina strutturata tra comandamenti + legge naturale universale + princìpi non negoziabili + valori + diritti a livello divulgativo credo di averla assimilata bene.
Conclusione certa, ormai: come dici tu sono rimasti solo i piccoli.
Monti è impazzito?
Monti e la Bonino sono molto più vicini di quanto si pensi. Due bocconiani, la Bonino una volta fu anche “bocconiana dell’anno”. Commissari europei insieme nella Commissione Santer. Inseriti nei vari “pensatoi a porte chiuse”. Trasversali rispetto al Parlamento: Monti diventa Commissario europeo sia con Berlusconi che con D’Alema, la Bonino commissario europeo con Berlusconi e ministro con Prodi.
Niente di strano, quindi; Monti non è impazzito.
Impazziti siamo noi cattolici. Perché se finora non abbiamo trovato nessuna coalizione, nessun partito singolo, che rispetti i princìpi non negoziabili, significa che i pazzi siamo noi che ci accasiamo in questa pletora di partiti colpevoli.
Perché sbagliare un’impostazione antropologica non è come sbagliare un’impostazione economica. L’impostazione economica errata la si corregge, l’impostazione antropologica errata invece innesca ragionamenti e comportamenti erronei nella popolazione: al passaggio successivo porterà cose ancora peggiori.
E’ come se avessimo dei partiti il cui programma prevede una serie di cose, tra cui aprire una breccia nella diga. Uno vuole una breccia grande, uno la vuole media, uno si accontenta di una breccia piccola. E chiedono il mio voto.
“Andate al diavolo voi e le vostre brecce. Piccola media o grande, la breccia fatela voi senza il mio aiuto. Breccia piccola media o grande, la diga crollerà comunque!”
SO.CO. – Solidarietà e convivenza alla Giovanardi
Strana faccenda i SO.CO. alla Giovanardi. Lui si copre citando due vescovi e un professore, il giovane del PdL cerca di coprirlo citando Marcello Pera. Un disegno di legge è quello che è, non migliora se viene sostenuto da sponsor di peso: è una breccia aperta.
Poiché lo Stato non è in grado di misurare amore, affetto, solidarietà, ciò significa che amore, affetto, solidarietà sono ininfluenti dal punto di vista giuridico. La convivenza non genera diritti:
- due amici che vivono nella stessa casa non hanno diritti speciali;
- se anche si mettono a fare pratiche sessuali, non hanno diritti speciali;
- se si amano si odiano si adorano, non interessa allo Stato;
- diventano un’altra cosa solo in un caso: se sono maschio e femmina e diventano papà e mamma; allora lo Stato tutela il figlio nato fuori dal matrimonio.
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio per altri motivi: perché l’unione di un maschio e una femmina in matrimonio può generare figli, perché di fronte agli eventuali figli gli sposi prendono un impegno preventivo, perché offre un’area di stabilità allo Stato, perché un maschio e una femmina sposati diventano ontologicamente una cosa nuova.
Va beh, ma ripeto sempre le stesse cose.
La cosa nuova però è questa: Giovanardi e gli altri firmatari (bisogna pure che li elenchi: Bettamio, Compagna, Cutrufo, Zanoletti, Poli Bortone, Asciutti, Mantica, Malan, Serafini) pensano con questi SO.CO. di poter mettere dei paletti minimali.
E’ normale che ogni tanto qualcuno ti faccia fesso, ma la volta dopo dovresti essere più accorto.
Politici navigati dovrebbero sapere ormai che mettere paletti a radicali, gay e lesbiche è impossibile. Se concedi qualcosa, qualunque cosa, sanno loro come proseguire il lavoro in sede europea e italiana, con la Corte dei Diritti e coi giudici amici, con la propaganda e con l’assuefazione, per ottenere quello che manca.
- La legge sul divorzio non era solo per “i casi pietosi”? E’ diventata legge sul divorzio a semplice richiesta.
- La legge sull’aborto non era per “i drammi”? E’ diventata diritto della donna e autodeterminazione.
- La legge 40 non doveva mettere fine al far west procreatico? E’ stata smontata pezzo per pezzo, e a breve ci troveremo il far west procreatico a carico dello Stato.
- I disabili non sono persone tutelate dallo Stato? Eppure Eluana è morta.
Le leggi stanno ferme, radicali gay e lesbiche sono in perenne movimento.
Giovanardi apre una breccia e non può essere votato.
Chi resta?
- Coalizione Ottavio Pasqualucci (Dimezziamo lo stipendio ai politici + No alla chiusura degli ospedali + Viva l’Italia). Questa non c’è in Emilia Romagna, ma qualcuno ci legge anche da lontano.
- Casa Pound (Simone di Stefano)
- Forza Nuova (Roberto Fiore)
- Fiamma Tricolore (Luca Romagnoli)
- Io amo l’Italia (Magdi Allam)
Sì, Casa Pound, Forza Nuova e Fiamma Tricolore sono catalogati come fascisti, ma io esamino tutti. Se i cattolici “classici” non sono capaci di difendere i princìpi non negoziabili nemmeno a parole, non è colpa mia se devo guardare altrove.
Votare Pasqualucci? Non so nemmeno chi è, ma ormai niente si può escludere.
Pasqualucci
Tre i simboli, ma sono ben 9 i gruppi che hanno presentato il programma ufficiale al Ministero degli Interni. Si legge velocemente.
“Durante la nostra prima legislatura sorveglieremo sull’operato dei partiti informando i cittadini sul reale andamento della situazione politica economica italiana e faremo proposte concrete nell’interesse dei cittadini usando la diligenza del buon padre di famiglia”
Nessuna violazione dei princìpi non negoziabili, lo ammetto. Un programma condensato.
Pasqualucci, tra Cesare e Falcao «Io, capo della quarta coalizione»
ROMA – Dice che il pallino della politica gli venne al tempo del militare, quando era un lanciere di Montebello e faceva la guardia davanti alla Camera e al Senato, i palazzi dove adesso sogna di entrare. Ottavio Pasqualucci, 57 anni, è il capo della quarta coalizione, «alternativa» a quelle di Monti, Bersani e Berlusconi. Nove simboli apparentati, tra cui Forza Roma, Forza Lazio, Mondo Anziani, No Chiusura Ospedali, No Gerit Equitalia, «50 mila voti sicuri solo a Roma», garantisce il leader dell’insolito rassemblement. Ottavio il Federatore, studi dai Salesiani, è romano e romanista (ha chiamato suo figlio Paulo Roberto in onore di Falcao) e dalla curva giallorossa alle ultime Comunali rimediò 8 mila voti. In casa conserva un busto di Giulio Cesare, ma giura di avere agganci anche in Piemonte, Lombardia, Veneto e Sicilia: «Lavoravo per Stream prima dell’avvento di Sky, la rete di marketing m’è rimasta…». L’alleanza s’è data un programma snello: dimezzare gli stipendi agli onorevoli, alzare le pensioni minime a mille euro, non chiudere gli ospedali in crisi. I suoi consiglieri più stretti sono infatti suo fratello Roberto che lavora al San Filippo Neri e sua madre Nicoletta che si è appena vista decurtare di 250 euro la pensione. (Caccia Fabrizio, Pagina 08, 15 gennaio 2013, Corriere della Sera)
Dimezzare gli stipendi agli onorevoli, alzare le pensioni minime a mille euro, non chiudere gli ospedali in crisi. Una lista di scopo, non erronea.
Nel 2008 avevamo la lista di scopo di Ferrara contro l’aborto, nel 2013 abbiamo Pasqualucci per piccoli obiettivi, non erronei. Attenta che non sto ironizzando. Pasqualucci in fondo si presenta, mentre i cattolici fedeli al Magistero non sono in grado di formare un partito.
Ho citato Pasqualucci perché si presenta come “quarta coalizione”: ma ripeto che sulle schede dell’Emilia Romagna non c’è. In qualche regione però ci sarà.
Casa Pound
Dal punto di vista bancario / monetario parlano bene.
Per un controllo pubblico delle banche
L’emissione della moneta è stata scippata alla comunità nazionale a favore di gruppi privati che espropriano il bene pubblico con privatizzazioni pilotate, tengono sotto strozzo i cittadini, distruggono il risparmio, moltiplicano il debito e devastano lo Stato Sociale. Contro il vampirismo finanziario e per il ritorno della finanza al servizio dell’economia reale proponiamo:
Sovranità popolare sull’emissione di tutti gli strumenti di pagamento.
Azzeramento unilaterale del debito pubblico e conseguente modifica dei parametri previsti dal Trattato di Maastricht, mediante un nuovo Trattato.
Proprietà statale della Banca d’Italia e controllo governativo della stessa.
Controllo politico del Consiglio degli Stati membri dell’Unione Europea sulla Banca Centrale Europea e rotazione annuale tra gli Stati membri dell’incarico di Governatore della stessa.
Istituzione di una Banca Nazionale Etica.
Ritorno allo spirito della Legge Bancaria del 1936, con la separazione tra banche di deposito, banche di credito e banche d’affari, la distinzione tra credito a breve, medio e lungo termine e il divieto di creare moneta scritturale dal nulla, secondo le proposte del premio Nobel Maurice Allais.
Sostegno ai piccoli istituti di credito locale come le banche di credito cooperativo e il credito artigiano.
Messa fuorilegge dell’usura intesa come crimine contro la comunità nazionale.
Rigido controllo del commercio di prodotti finanziari derivati, responsabili delle crisi. Abolizione della possibilità di scambiare questi strumenti su: titoli di Stato, titoli di aziende pubbliche, banche di interesse nazionale, materie prime essenziali come gli idrocarburi e le derrate alimentari.
Divieto per gli enti pubblici (comuni, regioni) di finanziarsi sul mercato con l’emissione di bond.
Divieto di effettuare vendite allo scoperto sui mercati finanziari.
Creazione di una società di rating pubblica europea indipendente dalla City londinese e da Wall Street che sostituisca integralmente organismi come Moody’s e Standard & Poor’s.
Divieto alle banche e alle imprese di detenere partecipazioni incrociate.
E’ il primo capitolo del loro programma e l’ho voluto riportare tutto, perché qualche punto tra questi dovrebbe diventare patrimonio comune di ogni partito, anche se è scritto in un programma di ultradestra. Come disse Massimo Amato nella sede della CGIL a Reggio “Non possiamo più fare gli schizzinosi. Se c’è un’idea buona, da dovunque venga, va presa.” Anche più avanti trovi qualche idea buona, mischiata a capitoli durissimi soprattutto in tema di immigrazione.
Certo che quando arrivano a parlare della Chiesa sembrano il partito di Ingroia.
Eliminazione dei privilegi fiscali a favore della Chiesa cattolica (quali?)
Sostegno incondizionato alla scuola pubblica. Le scuole private presenti sul territorio nazionale non devono ricevere fondi e finanziamenti.
Il secondo punto andrebbe anche bene se con scuola “pubblica” intendessero il “sistema di scuole paritarie di Stato e di privati”. Non credo sia così, il termine “paritaria” non esiste nella testa degli italiani.
L’adozione di un libro unico per ogni materia a livello regionale, scelto da una commissione fatta da studenti e docenti al fine di combattere la speculazione delle case editrici.
Il “libro unico”? Non esageriamo.
Ripristino della leva obbligatoria per tutti, uomini e donne al compimento del 18 anno di età. Il servizio può essere svolto nelle forze armate o nella protezione civile. Non devono essere previsti rinvii scolastici oltre il diploma. Il servizio militare deve essere un servizio operativo armato sul modello svizzero con richiami quinquennali di addestramento fino al compimento del 45° anno di età.
L’Italia non deve avere limitazioni su nessun sistema d’arma: dalle portaerei alle armi nucleari.
Uhm. Basta così. Non votabili.
Forza Nuova
Mi limito alla sintesi, il programma globale non riesco a scaricarlo, il PDF si inchioda.
1. Taglio delle spese della politica; elezione di metà dei deputati tra le categorie produttive, professionali e del mondo della cultura; abrogazione del finanziamento ai partiti; obbligo per chi assume incarichi pubblici, pure elettivi, di dichiarare la propria eventuale iscrizione a logge segrete.
2. Snellimento della burocrazia e semplificazione delle procedure amministrative.
3. Abolizione delle regioni e devoluzione delle loro competenze alle province nel quadro di un progetto di sviluppo politico, fiscale ed economico dell’autonomia locale.
4. Affidamento allo Stato della titolarità, direzione e controllo dei settori strategici dell’economia.
5. Sovranità monetaria; Nazionalizzazione della Banca d’Italia e direzione statale sulle attività di gestione del risparmio e del credito; Ripudio del debito pubblico nei confronti degli organismi finanziari internazionali.
6. Divieto ai dirigenti di istituti di credito di partecipare alla politica; Istituzione di un tribunale speciale per i reati di natura bancaria.
7. Difesa della vita dal concepimento; tutela della famiglia ed incentivi alla natalità con assoluta precedenza alle famiglie italiane.
8. Diritto alla proprietà della casa ed abolizione di qualsiasi tassazione sulla prima abitazione; accesso a mutui, erogati da enti pubblici, privi di interesse speculativo per l’acquisto della prima casa.
9. Progressiva abolizione del precariato; previsione di un’equa ripartizione degli utili d’impresa tra datore di lavoro e dipendenti.
10. Riforma dell’istruzione; scuola efficiente nei programmi e severa nella selezione; rilancio dell’insegnamento umanistico nelle scuole di ogni ordine e grado; diritto allo studio e massime facilitazioni per i meritevoli.
11. Incentivi alle energie alternative e raggiungimento dell’autonomia energetica.
12. rilancio dell’agricoltura come economia primaria; concessione delle terre demaniali ai giovani imprenditori agricoli; sostegno al consumo dei prodotti alimentari territoriali; divieto al commercio di cibi geneticamente modificati.
13. Rinegoziazione di tutti gli stipendi dei manager pubblici e adozione di soglie massime non superiori a 5 volte il salario di un lavoratore dipendente; tagli sulle maxi-pensioni e tetto massimo fissato a 5 volte la minima.
14. Semplificazione del sistema fiscale, abbassamento della pressione fiscale e del costo del lavoro alle piccole e medie imprese; detrazione dal reddito familiare delle spese necessarie realmente sostenute.
15. Riforma della giustizia; separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti; fine dell’automatismo della carriera; responsabilità civile e disciplinare del giudice; certezza della pena; previsione del lavoro continuativo per i condannati al fine di favorire il risarcimento delle vittime dei reati.
16. Blocco immediato dell’immigrazione e progressivo rimpatrio degli extracomunitari non integrabili nel nostro tessuto sociale; conferma del principio dello ius sanguinis; Abolizione immediata dell’assegno sociale per gli immigrati non lavoratori.
17. Invio dell’esercito nei territori attualmente occupati dalla criminalità organizzata per strapparne il controllo alle mafie e restituirlo all’autorità dello Stato; sequestro di tutti i beni dei mafiosi e riassegnazione alle vittime di usura.
18. Uscita dell’Italia dalla Nato, denuncia del trattato di Lisbona e costituzione di un’Europa cristiana, patria di popoli liberi e confederazione di nazioni sovrane.
Qui, al contrario di Casa Pound, non troverai buchi a livello di princìpi. I punti 5,7,8 magari li avessero tutti i partiti. La denuncia del trattato di Lisbona e la conferma del principio dello “ius sanguinis” (mentre molti vogliono che il figlio dell’immigrato sia italiano dalla nascita) mi trovano d’accordo.
Il punto 16 sull’immigrazione farà inorridire qualcuno, ma noi continuiamo a dimenticarci che la nostra immigrazione è frutto di un vuoto da assenza di figli, non è l’immigrazione naturale di un’economia trainante.
Si può contestare il punto 16. Allo stesso modo va contestata ogni forma di immigrazione che voglia “accogliere tutti”: il punto 16 è la reazione a questa filosofia erronea. Ma sulla questione immigrazione ti diedi un testo lungo, ricordi? (3) Se rileggi quello, ti sarà tutto chiaro.
Dialogo tra due persone sentito a Modena: “Il programma di Forza Nuova in molte parti sembra scritto da un buon Vescovo”. “Sì, ma prima di votarli bisogna che vai a frequentare una loro sezione”.
Sai già che non li voterò, ma il programma non è erroneo.
Fiamma Tricolore
E’ tardissimo, qui ti devi fidare: ho scaricato il PDF e te lo manderò.
Un buon programma, non erroneo: parlano esplicitamente contro la legge sull’omofobia, c’è la denuncia del nostro suicidio demografico, c’è una buona concezione del lavoro, nazionalizzazione della Banca d’Italia (non è però la via migliore per risolvere il problema: meglio fondarne un’altra), opposizione all’agenda Monti.
Anche qui sai che non li voterò, vedi punto precedente.
Però non dare troppo peso al mio giudizio, perché è un brutto orario: leggiti il PDF e se trovi qualche stramberia segnalamela.
Io amo l’Italia
Mi avevano detto che era un bel programma, ma non è così. E’ semplicemente un programma “non erroneo”, cioè non contiene buchi sui princìpi non negoziabili.
Prevale quindi certamente su tutti i programmi che vìolano i princìpi, ma non mi fa saltare di gioia. Il testo è lungo, vediamo un po’ almeno i titoli.
1. Riscatto della sovranità monetaria e cancellazione del debito pubblico – Liberiamo l’Italia dalla schiavitù dell’euro, dall’ingiustizia del signoraggio monetario, dall’inganno del debito pubblico creato dalle banche, dalla dittatura della finanza speculativa globalizzata
2. Riscatto della sovranità legislativa, giudiziaria e nazionale – Liberiamo l’Italia dalla dittatura di un’Europa invasiva che ci impone l’80% delle leggi nazionali e delegittima lo Stato
3. Federalismo dei Comuni e Repubblica presidenziale – Liberiamo l’Italia dallo Stato padrone-ladrone eliminando gli Enti inutili e onerosi (Senato, Regioni, Province, Municipalizzate, Partecipate) e dalla dittatura della partitocrazia
4. Tassa unica con una sola aliquota al 20% da corrispondere ai Comuni – Liberiamo l’Italia dal furto legalizzato di uno Stato carnefice che ci dissangua con il più alto livello di tassazione al mondo, costringendo gli imprenditori all’evasione fiscale e al lavoro nero per poter sopravvivere
5. Affidare lo sviluppo e favorire gli imprenditori privati italiani che operano nell’ambito dell’economia reale e reinvestono gli utili in Italia – Liberiamo l’Italia dalla catastrofe dello Stato-imprenditore che ha dilapidato il denaro pubblico, vessato i cittadini, offerto servizi inadeguati
6. Piena occupazione e stabilità lavorativa avviando un Piano nazionale d’emergenza per la messa in sicurezza del territorio – Liberiamo l’Italia dalla cultura sindacale che predica il diritto al lavoro e produce disoccupazione. Piano per il reinserimento lavorativo concedendo credito senza interesse e sussidi alla formazione
7. Le tre “T” del nuovo Sviluppo: Turismo, Terra, Tecnologia – Liberiamo l’Italia da chi ha privatizzato gli utili e socializzato le perdite, dalla gabbia ideologica della competizione globalizzata e investiamo nel patrimonio ambientale, culturale e umano
8. Indipendenza energetica investendo nelle fonti energetiche pulite e negli edifici energeticamente autosufficienti – Liberiamo l’Italia dalla schiavitù del petrolio e del gas che inquinano l’ambiente e nuocciono alla salute
9. Investire nel trasporto passeggeri e merci ferroviario, tramviario, aereo, marittimo, fluviale e dei mezzi su gomma pubblici per un servizio non inquinante, economico, sicuro ed efficiente – Liberiamo l’Italia dai poteri automobilistici e petroliferi forti, Fiat ed Eni in testa, che hanno lucrato alle spalle degli italiani, congestionato le città, inquinato l’ambiente e peggiorato la qualità della vita
10. Una riforma della Sanità pubblica che garantisce il diritto alla salute di tutti, mantiene la Tessera sanitaria per tutti, è regolamentata dallo Stato e gestita dagli imprenditori privati – Liberiamo l’Italia dalla malasanità che danneggia la salute e sperpera i soldi dei cittadini
11. Disponibilità gratuita di acqua potabile, ambiente pulito, riciclaggio rifiuti, copertura rete Internet – Assicuriamo agli italiani l’accesso ai servizi vitali nella nostra società globalizzata
12. Prima gli italiani nell’assegnazione di posti di lavoro, case popolari, scuole, pensioni e sussidi sociali – Assicuriamo agli italiani la base di una vita dignitosa nella nostra “casa comune”
13. Lo stipendio alle madri italiane che scelgono di occuparsi a tempo pieno dei figli, della famiglia e della casa per incrementare la natalità degli italiani. Rivalutazione del ruolo dell’insegnante. – Liberiamo l’Italia dal suicidio-omicidio demografico riconoscendo il valore economico del lavoro domestico e promuovendo la cultura della vita
14. La riforma della classe e della cultura politica per conseguire il bene comune – Liberiamo l’Italia dalla mercificazione del potere mettendo al centro i cittadini, i valori, le regole e il bene comune
15. Una Giustizia indipendente che non si sostituisca né al potere politico né al potere legislativo – Liberiamo l’Italia dalla dittatura della magistratura golpista che cambia i governi a suon di dossier-bomba ad orologeria e del linciaggio mediatico
16. La riforma della scuola che tuteli la dignità e la salute degli insegnanti e al tempo stesso renda i giovani “Protagonisti del presente” – Liberiamo l’Italia dalla cultura dell’istruzione statalista, relativista, buonista che sforna diplomati incompetenti, irresponsabili e disoccupati
17. Un’informazione etica e responsabile – Liberiamo l’Italia da un sistema della comunicazione che mistifica la realtà, favorisce il degrado sociale e pratica il linciaggio mediatico degli imputati
18. Priorità alla sicurezza dello Stato e ritiro delle forze militari italiane all’estero – Liberiamo l’Italia dagli oneri infruttuosi e salviamo la vita dei nostri militari impegnati nelle missioni all’estero.
19. Stop alla costruzione di nuove moschee per salvaguardare la nostra civiltà laica e liberale dalla minaccia islamica – Liberiamo l’Italia dall’ideologia del relativismo e prendiamo atto che, pur nel rispetto dei musulmani come persone, dobbiamo difenderci dall’islam in quanto religione incompatibile con la nostra civiltà
20. Nuovo Ministero dell’Identità nazionale, Cittadinanza, Integrazione e Cooperazione allo Sviluppo – Liberiamo l’Italia dall’ideologia del buonismo che lede i nostri interessi e affermiamo una politica dell’integrazione con regole precise finalizzate al bene comune
21. La riforma dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite mettendo al centro il rispetto dei diritti fondamentali della persona e i valori assoluti e universali – Liberiamoci delle istituzioni internazionali invasive e oppressive nei confronti degli italiani, onerose ed inefficienti
Un programma non erroneo, ma chiede troppo e ti dà in partenza l’idea della non fattibilità.
Diciamo che sono favorevole ai punti 1, 2, 12, 13, 15, 18, 21
Indifferente ai punti 5, 6 (sulla durezza antisindacale un po’ ha ragione, un po’ ha torto), 7, 8, 9, 11, 14, 16, 17, 20
Contrario ai punti 3, 4, 10
Esamino a parte il punto 19. Potrebbe dare l’impressione di un punto che vìola la libertà religiosa: se così fosse, Magdi non sarebbe votabile.
Ma la questione è diversa. Ci dimentichiamo spesso che anche la libertà religiosa è sotto il vincolo dei princìpi non negoziabili: non c’è libertà religiosa, ad esempio, per una setta satanica che fa sacrifici umani.
L’Islam non conosce la legge naturale universale e vìola i princìpi certamente in tre punti: non riconosce la libertà religiosa altrui, ha un concetto erroneo di famiglia poiché approva la poligamia, non riconosce pari dignità a uomini e donne. In questo senso è “religione incompatibile con la nostra civiltà” (la civiltà basata sulla legge naturale universale, non la perversa civiltà odierna).
Sulle moschee riprendo una frase di padre Samir: “Permettere ai musulmani di avere dei luoghi di preghiera in Occidente va da sé. Sarebbe probabilmente più adatto al contesto sociologico degli immigrati (che rappresentano la stragrande maggioranza dei musulmani in Italia) di avere dei musallà ossia delle “cappelle” dove potrebbero ritrovarsi più comodamente per pregare. Sarebbero anche meno costose per loro. La moschea, in quanto centro socio – politico – culturale musulmano, non può entrare nella categoria dei luoghi di culto. Deve essere esaminata come tale. Alla pubblica amministrazione spetta studiare come esercitare un certo controllo su tali centri, vista la funzione politica che hanno assunto nella tradizione islamica. Non si capisce bene invece in base a quale ragione un’amministrazione locale dovrebbe regalare il terreno o una parte della costruzione” visto che “il luogo dedicato alla preghiera del venerdì è considerato dai musulmani spazio sacro e rimane per sempre appannaggio della comunità, la quale decide chi ha facoltà di esservi ammesso e chi invece lo profanerebbe. Per questo motivo non si può assegnare un terreno, ad esempio per 50 anni, per edificarvi una moschea; questo terreno non potrà mai essere reso.”
Esprimo, ma le accantono subito perché ininfluenti sulla scelta, le mie perplessità sull’uomo Magdi Cristiano Allam:
- quel passato da vicedirettore “ad personam” del Corriere, che non mi è mai stato chiaro;
- una frase da positivista giuridico in una conferenza a Correggio;
- l’eccessivo amore alla Sinagoga. (Dopo aver letto (2) del rabbino Di Segni che va dal Gran Maestro Raffi “a testimoniare l’amicizia storica tra Ebraismo e Massoneria” nutro per la Sinagoga solo un cauto rispetto).
Entusiasmo scarso, rassegnazione più che altro: un programma, anche mediocre, è certamente meglio di un programma che sdogana i conviventi gay.
Siamo alla conclusione?
Siamo alla conclusione?
Più che altro siamo alla frutta. Quando mons. Crepaldi vescovo di Trieste già da ora afferma che queste elezioni del 24 25 febbraio sono un’occasione perduta e che bisogna rivedersi il 26 dice il vero.
Noi cattolici fedeli al Magistero siamo stretti tra due possibilità: o votiamo un partito che non andrà in Parlamento, o votiamo un partito che andrà in parlamento a violare i princìpi non negoziabili. Una bella scelta: l’inutile o il peccaminoso.
Ovvio che bisogna scegliere l’inutile: o Magdi Allam col suo programma roboante e infattibile, o Pasqualucci (per chi ce l’ha in scheda) col suo programmino iperminimale ma non erroneo.
Scelgo Magdi Allam principalmente per i punti 1 e 13: Magdi capisce che moneta e denatalità sono le due facce della crisi economica. Certo, anche Forza Nuova e Fiamma Tricolore vedono lo stesso abbinamento, ma non puoi chiedere a un vetero-democristiano di votarli.
Siamo ridotti così.
L’unica alternativa per il futuro mi sembra questa: smetterla di cercare il partito che difende i princìpi non negoziabili, tanto non c’è, oppure è microscopico. Bisogna ribaltare il concetto e fondare un partito che abbia i princìpi non negoziabili come carta costituzionale: se ci riesce Pasqualucci a presentare le liste qua e là, ci può riuscire anche la rete dei circoli cattolici italiani.
Meglio non scrivere che ore sono. Buona giornata.
Giovanni
NOTE
(1) Vedere il testo precedente “1309 – Colpi di genio e rane bollite”
(3) Vedere su www.carairma.it il testo nella sezione “2010 Elezioni regionali”; si intitola “74 – Serve un Caffarra per Casini”.