San Martino in Rio, 22 aprile 2011 Caro Padre, stavo scrivendo la lettera sull’immigrazione, quando mi è caduto l’occhio sulla lettera a fianco. Don Ciotti: “Non basta più indignarsi. Dobbiamo provare disgusto. E’ uno scandalo per la democrazia”. Interessante. Ma in Italia lo scandalo per la democrazia è l’esistenza della legge sull’aborto, 5.000.000 di morti. Se un Parlamento può approvare la legge sull’aborto, può ovviamente approvare qualunque cosa. Disgustarsi per quisquiglie come il processo breve e non disgustarsi pubblicamente e quotidianamente per 5.000.000 di bambini uccisi coi soldi dello Stato (cioè coi soldi dei poveri) è una cosa penosa. Chi si accorge solo adesso del degrado della democrazia, significa che percepisce le questioni giudiziarie di Berlusconi come cosa più importante rispetto a milioni di aborti. Ci sono persone che la pensano così. Ma il termine che si adatta bene per loro è uno solo: faziosi. Io, che non voto Berlusconi e che non odio Berlusconi, vedo le sue miserie, penso alle mie miserie, e do a ogni legge il giusto peso. E il processo breve pesa meno, infinitamente meno di un solo aborto di Stato. “Meno male che Giorgio c’è!” dice il lettore Pier Giovanni. Nel 2003 eravate per la “pace senza se e senza ma” (ho ancora gli articoli archiviati); adesso sostenete Napolitano, il formalista che dice “noi non facciamo guerra in Libia, noi andiamo a reprimere le violazioni della pace secondo le indicazioni dell’ONU”. Come se l’avallo dell’ONU consentisse di far dimenticare alla propria coscienza cosa significa “guerra giusta”. Napolitano, il formalista sponsor dei bombardieri. Napolitano che lasciò morire Eluana Englaro per rispetto alla “forma”. “Non sarebbe giusto che il nostro amato presidente Napolitano sciogliesse le Camere? Sarebbe il solo argine a una maggioranza che vota provvedimenti che non riguardano il bene dei cittadini”. Come no, ci mancherebbe solo questa in Italia: il golpe presidenziale che scioglie le camere votate a larga maggioranza e in assenza di crisi di governo. Il lettore Francesco ha una consapevolezza a scoppio ritardato. Secondo lui è la prima volta che la maggioranza vota provvedimenti contrari al bene dei cittadini? L’aborto era per il bene dei cittadini? Ho votato UdC, sono amareggiato dall’UdC che traffica con Fini, ma non voglio aver niente a che fare con queste minoranze affascinate dal “nostro amato presidente Napolitano”. Ve lo lascio come vostro eroe: i miei riferimenti sono altri. Cordiali saluti Giovanni Lazzaretti
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