San Martino in Rio, 29 ottobre 2008

Caro Direttore,

chi ha seguito i miei pensieri pre – elettorali pubblicati sul sito www.carairma.it sa che il 13 aprile scorso ho votato UdC. Sa anche quale era uno dei motivi chiave che mi bloccavano dal votare PdL. Riporto alcune frasi scritte il 6 aprile 2008.

Fine 2001: il governo (ministro del bilancio Tremonti) annuncia un taglio ai fondi per le scuole paritarie; l’idea rientra per l’opposizione CCD-CDU; fine 2002: si ripete il tentativo, nuovamente fermato dal CCD-CDU. […] tra fine novembre 2002 e inizio febbraio 2003 non stava morendo la scuola cattolica in generale, stava morendo la “mia” scuola materna: per quella scuola faccio il volontario da vent’anni, convinto che sparga abbondanti semi di rettitudine e di fede. […] Allora ci salvò l’attuale UDC, e io ho il terrore di ritrovarmi Tremonti al bilancio senza l’UDC a fargli da contrappeso.

Queste le frasi di pochi mesi fa. E, puntuale come un orologio svizzero, Tremonti ricomincia. Mi è appena arrivata una circolare della FISM dove si dicono due cose:

• la FISM non ha aderito allo sciopero nazionale, perché tra i vari slogan c’era quello contro i contributi alle scuole cosiddette “private”;

• la FISM contesta inoltre il taglio di 133 milioni di euro/anno per la scuola paritaria, che causerà fortissimi rischi per i 500.000 bambini che frequentano le nostre scuole e per i 40.000 dipendenti.

Splendida convergenza di obiettivi: da una parte un’opposizione PD + Di Pietro che chiede i tagli alle scuole paritarie; dall’altra parte un governo PdL + Lega che li accontenta tagliando i fondi alle scuole paritarie.

Che io sappia è l’unico punto in cui le posizioni di PdL e PD convergono. E, se permette il termine, è una trasversalità che fa schifo. Se c’è ancora qualche cattolico in parlamento, è ora che batta un colpo.

Caro Direttore, io la ringrazio di cuore: sulle cose che contano (Di.Do.Re. di Brunetta e Rotondi; tagli alle paritarie) lei è l’unica voce che si fa sentire.

Un caro saluto

Giovanni Lazzaretti