San Martino in Rio, 8 settembre 2008 Caro Direttore, La cosa più saggia al mondo è gridare prima di essere stati feriti. Non ha senso gridare dopo. Specialmente dopo essere stati feriti mortalmente... E' vitale resistere a una tirannia prima che questa esista. Non è una risposta dire, con distaccato ottimismo, che il pericolo è solo nell'aria: il colpo di un'accetta si può parare solo mentre è ancora in aria. La frase di Chesterton ci invita all’azione immediata, dopo aver sentito che Brunetta e Rotondi preparano una legge sui DICO. Riesaminiamo i fatti. Dei 3 gruppi presenti in Parlamento, PD + IdV proponevano i DICO nel programma elettorale; l’UdC non li proponeva; PdL + Lega non li proponevano. Poiché i DICO violano la legge naturale universale, il cattolico e l’uomo di buona volontà nelle elezioni 2008 accantonavano PD + IdV e sceglievano UdC oppure PdL + Lega. Adesso Brunetta e Rotondi fanno la loro uscita, e la fanno col trucco: non impegneranno il governo, ma agiranno per via parlamentare. Si assumono così una doppia colpa: quella di proporre i DICO e quella di aver ingannato gli elettori, tacendo in campagna elettorale su un tema vitale (i DICO provocarono il Family Day 2007). Facciamo i conti. Spero nel voto contrario di UdC, Lega, MpA, SVP, più 6 deputati del PD (112 voti); saranno a favore IdV + 205 deputati del PD (233 voti). Rimangono i 272 voti del Popolo delle Libertà: per bloccare i DICO occorre che almeno 197 deputati del PdL votino contro. Ci sarà questa sana reazione? Speriamo. In ogni caso il PdL, con questa proposta, si rivela inaffidabile sul piano della legge naturale universale. E improvvisamente i cattolici potrebbero accorgersi che votare UdC era tutt’altro che “voto inutile”. Un caro saluto Giovanni Lazzaretti
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