Come pensi di procedere?
Mi fai un quadro generale della situazione?
Ciao
Irma
San Martino in Rio, 18 marzo 2008
Cara Irma,
è impossibile fare un quadro generale della situazione in una sola lettera; dovrai portare pazienza: penso infatti di procedere gruppo per gruppo, programma per programma. E, purtroppo per te, non sarò breve.
Quando ero ragazzo l’ordine parlamentare mi veniva alla mente da destra a sinistra: missini, monarchici, liberali, democristiani, repubblicani, socialdemocratici, socialisti, PSIUP quando c’era, comunisti. Adesso invece, non so perché, mi viene naturale l’altra direzione: Arcobaleno, Partito Democratico + Di Pietro, UDC, Ferrara, Popolo della Libertà + Lega, Destra.
Parto quindi dalla Sinistra Arcobaleno, ricordandoti però ancora una volta cosa significa esaminare una coalizione politica:
1) Ha intenzione di riparare la legge naturale violata?
2) Si impegna a non danneggiarla ulteriormente?
3) Ha un buon programma di governo?
Tre domande gerarchiche, che non possono essere scambiate: prima occorre riparare i danni sulle fondamenta e sui muri maestri; poi occorre impegnarsi a non produrre nuovi danni sulle fondamenta e sui muri maestri; infine si possono riparare le crepe sulle pareti divisorie.
Il programma della Sinistra Arcobaleno, lungi dal voler riparare qualcosa della legge naturale violata, si impegna ad abbattere tutto ciò che ne rimane.
Nella sua chiarezza travalica il già ampio decalogo della Rosa nel Pugno del 2006. Devo riassumere per sommi capi, poi, se vorrai, andrai a vedere il programma completo sul loro sito.
Attenta però: non accontentarti della sintesi, leggi il programma in dettaglio. Ormai le sintesi vengono fatte come specchietto per le allodole: dicono le stesse cose, ma con toni più soft che non mettono bene in evidenza la realtà (ad esempio, la parola “trans” la trovi nel programma, ma non nella sintesi).
Scrivo in corsivo i punti del loro programma e in carattere normale i miei commenti.
La libertà di scelta delle donne nella procreazione è a fondamento della nostra idea di civiltà. Per questo difendiamo con la legge 194 il principio di autodeterminazione in essa affermato e oggi sottoposto a pesanti attacchi. Il corpo della donna, insostituibile per nascere, non può essere un mezzo per fini da lei non desiderati.
“A fondamento della nostra idea di civiltà”: non ci sono solo io che parlo di fondamenta. Riprendendo l’immagine che ho delineato nel testo n.38, la Sinistra Arcobaleno sta dicendo esplicitamente che vuole costruire le mura sul terreno melmoso. Non parlano nemmeno più di “dramma” della donna, di condizioni “socio - economiche”, di problemi di salute o psicologici. Niente. Libertà di eliminare il bambino, a fondamento della nostra civiltà.
Proseguo.
Introduzione della pillola RU486 come tecnica non chirurgica di intervento che può essere scelta dalla donna.
Qui mi disinteresso del fatto che la RU486 provoca delle morti e può aggirare la legge 194: la ritengo una battaglia di retroguardia, persa in partenza, perché ovviamente le pillole verranno presto “migliorate” (non mancano mai i fondi per la ricerca, quando si lavora per queste robe).
E’ il concetto di pillola quello che mi interessa, unito al concetto di “clandestino”.
L’aborto infatti è clandestino per sua natura. Certo, se con la parola “clandestino” vuoi intendere “illegale”, la legge 194 distingue tra aborti legali e illegali. Ma se usi la parola “clandestino” nel suo significato di “nascosto”, gli aborti sono tutti nascosti, basta leggere l’art.21 della legge (1). E io sono libero di usare questo secondo significato della parola “clandestino” = “nascosto”, perché la parola “clandestino” non compare nella legge 194/78.
I sostenitori della legge 194/78 reagirebbero di fronte a questa mia affermazione, ma solo per pochi anni ancora: tra qualche anno saranno d’accordo con me.
Infatti, quando le pillole saranno perfezionate, tutti gli aborti usciranno dagli ospedali e torneranno nel privato e nella totale clandestinità. L’obiettivo finale è “la donna in stato di aborto permanente”: pillole che provocano perdite ematiche a intervalli mensili. Mestruazioni o aborto? Nessuno lo saprà mai. Aborto talmente clandestino che nemmeno la donna saprà più se l’ha fatto o no (2).
Proseguiamo col programma. Nell’ambito della “buona” applicazione della 194 vogliono inoltre:
estendere in tutto il paese la rete dei consultori come luoghi rispettosi dell’autonomia delle donne e della loro riservatezza, in grado di offrire interventi più efficaci anche per le donne immigrate;
promuovere l’educazione sessuale nelle scuole e una grande campagna di informazione sui metodi contraccettivi;
promuovere la distribuzione gratuita dei metodi contraccettivi a tutti i giovani e le ragazze fino ai 21 anni e alle donne immigrate che desiderassero farne uso.
Più aborti per le immigrate, che sono ancora troppo “frenate” nell’accesso. Inoltre la solita idea che l’educazione sessuale e la contraccezione diminuiscano gli aborti, mentre il rapporto va esattamente in senso opposto: più estendi la contraccezione chimico - meccanica, più crescono i fallimenti della contraccezione, più crescono gli aborti.
Su 100 donne che usano sempre il preservativo, da 6 a 12 risultano gravide entro un anno (Portale del Servizio Sanitario Nazionale – Emilia Romagna): queste 6 / 12 donne accoglieranno il loro figlio o faranno ricorso alla “autodeterminazione”?
Procedo in modo più sbrigativo, tanto gli articoli sono così chiari che si commentano da soli.
La Sinistra l’Arcobaleno propone, come un punto programmatico prioritario, il riconoscimento pubblico delle unioni civili con tutte le conseguenze di estensione dei diritti e tutele, come avviene nei principali Paesi europei.
PACS e assimilati: proposta ovvia; era già presente nel programma dell’Unione nel 2006.
Consideriamo le battaglie di civiltà di lesbiche, gay e transessuali pienamente costitutive de La Sinistra l’Arcobaleno. Nell’affermare il principio dell’uguaglianza sostanziale dei diritti delle persone omosessuali, non ci limitiamo al riconoscimento delle coppie di fatto, ma presenteremo proposte sul piano normativo in linea con i Paesi europei più avanzati.
Detto in altri termini: vogliono il “matrimonio” omosessuale e l’adozione per i gay.
Riteniamo che vada introdotta nell’ordinamento giuridico una norma che persegua tutte le forme di discriminazione basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
Torna la legge sulla cosiddetta omofobia, già tentata nella legislatura che va a chiudersi. Torna quindi il reato di opinione in Italia: ad esempio, se dirò che un bambino ha diritto di avere un padre maschio e una madre femmina, sarò tacciato di “discriminazione basata sull’identità di genere”.
In linea con i paesi europei più avanzati, riteniamo che vada introdotta la possibilità per le persone trans di ottenere la correzione anagrafica del sesso, a prescindere dall'intervento chirurgico.
Questa è grossa. Io vado all’anagrafe e chiedo il cambio di sesso anagrafico. Per essere dichiarato “trans” basterà un’autocertificazione? Non può certo dichiararlo un medico o uno psicologo, visto che ci hanno spiegato che essere trans NON è una malattia.
Il sistema giudiziario ha già bocciato le linee guida della legge 40 e ha riconosciuto alle coppie il diritto alla diagnosi preimpianto. La Sinistra l’Arcobaleno propone una nuova legge sulla fecondazione assistita, per eliminare gli ingiusti divieti della legge 40, lesivi della libertà di scelta delle donne, dei diritti costituzionali alla tutela della salute e della libertà di ricerca scientifica.
Niente di nuovo: hanno perso col referendum, tentano di vincere per via giudiziaria o con una nuova legge.
La Sinistra l’Arcobaleno propone una legge che renda effettivo l’esercizio del diritto individuale di decidere se sottoporsi o non sottoporsi ad un trattamento sanitario, secondo i seguenti principi ispiratori: il carattere vincolante delle direttive di volontà e la presa in carico della persona nella interezza della sua soggettività e della sua rete di relazioni, comprese quelle di cura.
Il “carattere vincolante” di queste direttive dice già tutto: se il medico può solo obbedire alla volontà espressa, il testamento biologico diventa l’anticamera dell’eutanasia.
CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE. La violenza subita è la prima causa di morte delle donne. La Sinistra l’Arcobaleno propone un intervento legislativo organico che contenga la formazione all’eguaglianza dei generi fin dalla scuola primaria, […]
Qui è l’unico punto in cui, invece che espliciti, sono subdoli. Titolo in grassetto: “CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE”. All’interno troviamo “formazione all’eguaglianza dei generi fin dalla scuola primaria”. Lo sprovveduto a questo punto pensa che con la parola “generi” si voglia intendere “maschi e femmine”: cosa siano invece i generi ce lo hanno già spiegato nei paragrafi riservati a gay, lesbiche, e trans.
Educheranno i nostri bambini alla omosessualità, alla bisessualità, alla transessualità come opzioni possibili, fin dalle scuole materne ed elementari.
La Sinistra l’Arcobaleno propone di ridurre ad un anno il periodo di separazione trascorso il quale chiedere il divorzio, così come avviene ormai da tempo in numerosi paesi Europei. In caso di assenza di figli, i coniugi devono poter chiedere immediatamente il divorzio, senza la necessità di un periodo di separazione.
Divorzio breve se ci sono figli, divorzio istantaneo se non ci sono figli. Esiste ancora il matrimonio? A questo punto non si vede cosa possa servire l’istituto matrimoniale. C’è differenza tra un divorzio immediato e una libera convivenza?
La Sinistra l’Arcobaleno propone di inserire il rispetto della dignità degli animali e la tutela della biodiversità nella Costituzione e riconoscere la loro natura di esseri senzienti nel Codice Civile. Riconosceremo lo status di animali da affezione agli equidi. Obiettivo fondamentale è inoltre l'innovazione nella ricerca di base con l'obiettivo del superamento, in tempi brevi, della sperimentazione animale.
Qui sparano grosso, altro che la Rosa nel Pugno del 2006. Dignità degli animali nella Costituzione, animali come “esseri senzienti” nel Codice Civile, fine della sperimentazione sugli animali. Tanto non c’è problema: la sperimentazione si farà sull’uomo – embrione.
La difesa della laicità della scuola pubblica è fondamentale a partire dal rispetto rigoroso del principio che le scuole private sono libere ma senza oneri a carico dello Stato.
Non sanno nemmeno cosa voglia dire “scuola paritaria”, non sanno che il “senza oneri per lo Stato” si riferisce solo alla istituzione delle scuole e non alla gestione (terzo comma dell'articolo 33 della Costituzione: "Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione, senza oneri per lo stato"), non sanno che l’articolo 33 prosegue così: "La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali".
Poiché l’insegnamento di una scuola paritaria cattolica è qualitativamente analogo a quello di una scuola di Stato, gli alunni che liberamente scelgono la scuola cattolica devono pagare una retta analoga a quelli che liberamente scelgono una scuola di Stato: in caso contrario significa che la legge NON sta assicurando un “trattamento scolastico equipollente”; la retta, soprattutto per un operaio, è parte integrante del trattamento scolastico.
Mi chiedo: cosa c’è andato a fare Bertinotti in pellegrinaggio alla tomba di don Milani? In realtà me l’ero già chiesto nel 2006: ti metto una lettera in allegato.
Chiudo qui perché ci sarebbero da analizzare tanti altri spezzoni di frasi. Il tutto però si può riassumere in questi termini:
“Noi, Sinistra Arcobaleno, sappiamo benissimo cosa è la legge naturale universale, e vogliamo distruggerla completamente” (3).
Bisogna davvero che la conoscano bene, perché attaccano la legge naturale universale su tutti i fronti.
Sono comunisti questi? Berlusconi, con la sua insistenza sui comunisti, ha fatto un grosso danno culturale: ha depositato nella mente delle persone l’idea che a sinistra ci siano ancora Togliatti, Longo, Secchia e Pajetta.
Questi invece si chiamano “comunisti libertari”: la classe operaia è la loro foglia di fico, per il resto sono un mix di lobby gay, ambientalismo spinto, animalismo, antiproibizionismo, biotecnocrazia.
Tre considerazioni finali.
1) Troverai forse dei preti che votano Sinistra Arcobaleno: sono preti cattolici, la loro consacrazione eucaristica è valida, la loro assoluzione in confessionale è valida, ma non sanno più niente della dottrina. Chi non riesce nemmeno a dire cosa uno Stato NON deve fare, non può sapere più nulla né del muro della Grazia né del monte della perfezione (4). Prega per loro e abbandonali al loro destino: stavolta l’esposizione del programma a cui aderiscono è talmente esplicita che non potranno nascondersi dietro giri di parole, o far finta che le affermazioni non esistono nel programma. Hanno scelto volutamente una visione antropologica in totale contrasto con la Chiesa Cattolica. Non hanno scusanti.
2) Queste idee la Sinistra Arcobaleno non le ha maturate dopo la caduta del governo Prodi: sono nel suo bagaglio culturale da anni (basta leggere le pagine libertarie de L’Unità o quelle ultra - libertarie di Liberazione). Nel 2006 il voto di una parte dei cattolici ha portato queste idee al governo: una grande sofferenza.
3) Qualcuno ti dirà: “Ma ci sono tante altre cose nel loro programma! Vogliono la pace, vogliono difendere la salute e lo stipendio degli operai”. Liquido in breve il tema della pace: mi fido più di Madre Teresa che di Bertinotti. Dove c’è aborto non ci può essere la pace. Quando addirittura metti l’aborto “a fondamento della nostra idea di civiltà”, significa che hai espulso la pace dal fondamento della civiltà. Per quanto riguarda gli operai, mi tocca invece richiamare in causa l’alieno (5).
Ho chiesto all’economista alieno di cosa hanno bisogno gli operai in Italia. La sua risposta, anche stavolta, sembra cinica perché lui tratta gli uomini e la legge naturale come “materiale economico”. Ma è un alieno, ignora le nostre ideologie, e finisce per azzeccarci. Gli passo la parola.
L’operaio ha una capacità di spesa inferiore del 30% rispetto alla media; già faccio fatica a capire cosa c’entri l’operaio con gli aderenti alla lobby gay (6) che invece hanno una capacità di spesa superiore del 15% rispetto alla media.
Di cosa ha bisogno l’operaio? Poiché le sue entrate economiche sono basse, ha bisogno innanzitutto di non avere tracolli patrimoniali. Se è sposato, ha quindi bisogno innanzitutto di non divorziare, perché il divorzio è la prima causa di tracollo patrimoniale. Se è giovane ha bisogno di sposarsi abbastanza presto, per evitare di dissipare le sue poche entrate in discoteche, viaggi a basso costo alle Maldive, e altri divertimenti effimeri.
Deve evitare la convivenza, che è causa di instabilità e non induce al risparmio, fattore essenziale per un operaio. Deve stare lontano da investimenti che promettono interessi mirabolanti, perché la sua esigenza fondamentale è quella di salvare il poco capitale accumulato. Deve avere figli, perché non sarà certo l’INPS a garantirgli la vecchiaia. Deve pretendere che lo Stato induca tutti a fare figli, perché in uno Stato fatto di vecchi campano bene solo i ricchi: i poveri hanno bisogno di giovani, giovani che inventino nuovi lavori, giovani che finanzino le loro pensioni, giovani che li sostengano nella vecchiaia.
Se l’operaio aspetta un figlio, deve pretendere che lo Stato finanzi quel figlio, patrimonio di tutti. Deve pretendere che lo Stato la smetta di finanziare la fecondazione artificiale, visto che otterrebbe risultati ben migliori arretrando anche di un solo anno l’età dei matrimoni. […]
L’alieno me ne ha dette tante da stancarmi.
Sintetizzo in una frase sola: ciò di cui ha bisogno l’operaio è l’esatto opposto di ciò che propone la Sinistra Arcobaleno. Del resto è ovvio, visto che le uniche parti realizzabili del programma sono quelle scritte da lobby gay, ambientalisti, animalisti, antiproibizionisti, biotecnocrati. La parte economica è, come al solito, un repertorio di generiche “buone intenzioni” irrealizzabili.
L’operaio campava certamente meglio prima dell’introduzione del divorzio che non oggi: se uno non ci crede, faccia il test più banale, vada a vedere la metratura della case degli operai negli anni ’60 e oggi. Poi uno può continuare a credere alla favola che tra divorzio e povertà non c’è relazione.
Questi erano alleati dei DS e della Margherita nel governo Prodi.
Nell’eliminarli Veltroni ha fatto una cosa buona? Ha fatto un passo avanti?
Alla prossima puntata.
Buona giornata.
Giovanni
NOTE
(1) “Chiunque, fuori dei casi previsti dall'articolo 326 del codice penale, essendone venuto a conoscenza per ragioni di professione o di ufficio, rivela l'identità - o comunque divulga notizie idonee a rivelarla - di chi ha fatto ricorso alle procedure o agli interventi previsti dalla presente legge, è punito a norma dell'articolo 622 del codice penale.” (art.21 legge 194/78)
(2) Questa pillola non è una mia idea. E’ stata descritta da Pierre-Felix Simon nel 1979, nel libro “De la vie avant toute chose”. Pierre-Felix Simon non è uno qualunque: fece parte del gruppo di “pionieri” che guidò la Francia, anche con incarichi governativi, nella lunga marcia attraverso contraccezione, aborto, fecondazione artificiale, dissociazione tra procreazione e atto sessuale. Il suo libro non faceva profezie, descriveva invece una strada già tracciata negli ambienti “che contano”.
(3) In realtà si erano scordati una cosetta, la liberalizzazione delle droghe: sono stati puntualmente rimbeccati da un ragazzo che commentava il programma sul sito Internet. “Dove è finita la liberalizzazione delle droghe?”. Comunque la liberalizzazione delle droghe è una roba da poco: si fa anche per via amministrativa.
(4) Riprendi il testo n.38.
(5) L’economista alieno del testo n.35.
(6) Ricordati di non confondere la parola “gay” con la parola “omosessuale”: ci sono gli omosessuali aderenti all’ideologia gay e ci sono gli omosessuali non gay. Questi ultimi sono la maggioranza, non amano le luci della ribalta, non rivendicano diritti che non siano i normali diritti di ogni persona.
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