n.10 – 22 marzo 2006 Premessa importante. Avevo scritto una possibile confutazione della lettera di Pax Christi (vedi al n.09) non come testo di uso generale, ma come lettera scritta a un’amica. Avrei voluto revisionarla per darle un tono più “scientifico”, e soprattutto per far sparire la parte iniziale che ha l’aria di un’autoincensazione. Non è un’autoincensazione. Con l’elencazione delle mie “credenziali”, volevo far capire un’unica cosa: il fatto che la lettera di Pax Christi sia accompagnata dalla firma di mons. Tommaso Valentinetti non ha nessuna importanza. In una vicenda come questa il cattolico semplice e il vescovo hanno lo stesso peso, ossia hanno il peso delle cose che hanno letto e studiato. Sintetica e impeccabile la frase di don Milani “il vescovo… ha un campo in cui può trattarci tutti come scolaretti. Ed è il Sacramento che porta e quelli che può dare. In questo campo non possiamo presentarci a lui che in ginocchio. In tutti gli altri ci presenteremo in piedi. Talvolta anche seduti e su cattedre più alte della sua. Quelle in cui Dio ha posto noi e non lui.”. Ribadisco questo fatto: stiamo parlando di scelta elettorale, per cui la lettera firmata da un vescovo ha lo stesso peso della mia. Contano solo i ragionamenti e non è in gioco il Magistero della Chiesa. Rispetto all’originale ho dovuto modificare alcune espressioni e tagliarne altre. Ci sarebbero tante altre cose da confutare, ad esempio l’utilizzo “disinvolto” delle cifre statistiche da parte di Pax Christi, ma sarà per un’altra volta. Confutazione della lettera di Pax Christi contro Bondi Cara G., per scrivere la “Dichiarazione di voto” e spedirla in giro per l’Italia dovevo essere certo di una cosa: essere inattaccabile. E sono inattaccabile per un motivo molto semplice: non sono schierato con nessuno, se non con la Chiesa Cattolica. 1994: per la Chiesa voglio far fallire il maggioritario 1996: per la Chiesa voglio punire Berlusconi che ha imbarcato Pannella 2001: per la Chiesa voglio punire il PPI che ha fatto il suo percorso di dissoluzione 2006: per la Chiesa voglio votare UDC, per difendere la legge naturale Ma sono inattaccabile anche per un altro motivo: leggo di tutto. - Sono abbonato a Cristianità, Timone, Libertà, Avvenire, Famiglia Cristiana, Nigrizia, Sì alla Vita, più 5 o 6 riviste di gruppi e congregazioni. - Sto in un circolo che ha chiamato filoberlusconiani e antiberlusconiani, filoebrei e antiebrei, filoislamici e antiislamici, gente di destra di centro e di sinistra, cattolici “parrocchiali” e cattolici di un’ampia varietà di movimenti, senza mai uscire dall’ortodossia. - Gestisco un banco libri con 400 titoli in cui puoi trovare insieme don Tonino Bello e don Baget Bozzo, don Milani e Maurizio Blondet, senza che nessuno si scandalizzi. - Faccio da collettore di articoli che arrivano per e-mail e che hanno la provenienza più diversa. - Quando pranzo nei bar leggo il giornale che c’è: il Corriere della Sera, l’Unità, il Resto del Carlino, il Giornale, la Repubblica, le gazzette locali,… - Partecipo all’Università d’Estate a San Marino in luglio e al Meeting di CL in agosto (due ambienti tra i quali non corre molto feeling, per usare un’eufemismo). Aiutato da questa ampiezza di contatti, posso dirti, in tutta sincerità, che la lettera proposta da Pax Christi è povera d’idee. Un po’ come i ragionamenti ai tempi della preparazione della guerra in Iraq: non si erano nemmeno accorti che le posizioni in campo erano tre e non due (vedi appendice). Non sapevano nemmeno il significato della bandiera arcobaleno rovesciato che sventolavano. Pax Christi legge Mazzolari (come me) e legge Nigrizia (come me); il problema è che non leggono altro e diventano autoreferenziali. Proviamo allora a esaminare qua e là il loro testo. 1) Hanno messo il marchio. “Non possiamo tacere”: è un titolo tipico degli “schierati” di ogni risma. L’hanno usato […] che contestavano la conferenza “Omosessualità e Chiesa” promossa dal […]. L’hanno usato i […] che hanno steso un volantino contro i PACS a nome del […]. Lo usa adesso Pax Christi, che sarà anche un movimento di uomini “attenti e inquieti”, ma che non voterebbe centro destra neanche se a sinistra ci fosse […]. Non esagero, so quel che dico. 2) C’è anche il marchio bis: “la nostra indignazione”. Chissà perché la gente legge qualcosa e si indigna. L’indignazione è un sentimento tipico degli schierati: abbiamo scelto dove stare e guai a chi ci tocca. Io se leggo qualcosa che non mi piace, mi arrabbio, non mi indigno, e subito cerco di formulare mentalmente una lettera di risposta (che a volte spedisco, il più delle volte no). Se vedo che sono in difficoltà nel replicare, vado ad approfondire, cerco testi, ed eventualmente correggo una mia idea errata o incompleta. L’indignazione ostacola il ragionamento. 3) Tutto il testo da “Si potrebbe ….” fino a “…Loggia massonica P2” sono le solite cose che leggo su Nigrizia. E qui non mi indigno, mi rattristo. Queste persone si arrabbiano per le leggi ad personam e non si arrabbiano per l’aborto; credono che ci sia una morale al di sopra delle leggi e non si preoccupano di chiedere l’abrogazione della legge 194. E’ proprio una “morale fai da te”. Caso emblematico: la soddisfazione per qualche provvedimento anti armi proposto da Lula in Brasile e contemporaneamente il silenzio sul fatto che il Brasile stava per aprire le porte all’aborto (tra l’altro con un metodo allucinante: l’aborto era consentito in caso di stupro, adesso vogliono che lo stupro possa essere “autocertificato” senza verifica da parte di nessuno). Leggendo Nigrizia e Sì alla Vita vedi entrambe le cose e ti disgusti per la morale contraddittoria del governo Lula. Chi legge solo la prima notizia applaude Lula e non sa niente. 4) “I frutti e l’albero” parla di alcune cose buone fatte dal governo uscente. Visto che la lettera di Pax Christi non contesta queste cose, ma ne tira in ballo altre (leggi ad personam, detenuti, impoverimento di molte persone, Bossi - Fini, cooperazione internazionale, armi e sminamento, debito paesi poveri) devo dedurre che Pax Christi concorda che le cose elencate nel libretto sono state effettivamente fatte e sono effettivamente cose buone. Altrimenti, visto che “non possono tacere”, avrebbero denunciato le falsità del libretto. 5) L’uso strumentale dei riferimenti religiosi per il proprio potere. Pax Christi non si rende conto che fece la stessa cosa quando portò le bandiere della pace nelle chiese. Quando compare sui giornali la foto di Prodi che riceve la comunione dal Vescovo a Natale (notizia in sé insignificante, che viene proposta solo per questioni politiche) o Nichi Vendola che riceve la comunione da Ruini siamo sempre nel campo de “l’uso strumentale dei riferimenti religiosi per il proprio potere”. Ma in questo caso Pax Christi non si indigna. 6) Loggia massonica P2. Pax Christi pensa ancora che esista una massoneria buona e una massoneria deviata. Devono leggere ancora parecchio prima di intuire qualcosa sulla massoneria e sul potere che esercita all’ONU, nell’Unione Europea e in Italia. 7) Ilario di Poitiers. Hanno scritto la citazione per colpire Berlusconi e non si accorgono che stanno parlando di Prodi. “Ci arricchisce per darci la morte”: questa è la società del “benessere e dei diritti civili” promessa da Prodi. Vi prometto che starete meglio, voi che non arrivate a fine mese. Scusate se come corollario ci saranno PACS, revisione della legge 40, pillola RU486, eutanasia, liberalizzazione di droghe, “matrimoni” omosessuali, eccetera. 8) Incontrare C. […] è stata davvero una fortuna per me. Lei era medico in Africa e quindi conosce bene il mondo vicino a Pax Christi, ma se ne è allontanata disgustata per il disinteresse del mondo missionario verso i temi della bioetica. Questa cosa l’avevo capita anche io da San Martino (e l’avevo contestata tanti anni fa al giornale “Piccolo Pianeta”) ma sentire dire le stesse cose da una che ha vissuto in Africa è molto più significativo. La lettera di Pax Christi è così povera che mi è toccato fare il difensore di Forza Italia, io antiberlusconiano (Pax Christi non sa che la maggioranza degli elettori di centro destra è antiberlusconiana). Cara G., per questo difficile passaggio elettorale uso una frase che non uso mai: fidati di me. So tutte le cose che sa Pax Christi e ne so molte altre che Pax Christi non conosce. In più desidero l’unità dei cattolici, mentre a Pax Christi di questa unità non gliene importa nulla. Sono certo, in coscienza, di poter replicare a qualunque contestazione mossa alla “dichiarazione di voto”. L’elenco di leggi e leggine, fatte e mancate, riportate nella lettera aperta a Bondi sono briciole di valore ZERO rispetto alle porcherie che ci prepara la banda Pannella (ovviamente chi comanda non è Prodi, ma è il partito radicale di massa). E ce le prepara in tutta chiarezza, ben elencate sul loro volantino elettorale. Prima bisogna salvare quello che rimane della legge naturale e poi ci si occupa del resto. Il mondo missionario (non tutti per fortuna) da almeno 15 anni ha invertito le due cose. Ciao. Giovanni APPENDICE INFORMAZIONE “PREVENTIVA” - Se in futuro (Dio non voglia) sentirete ancora parlare di “guerra preventiva”, ricordatevi che le posizioni in campo sono tre. Non ci sono solo pacifisti e guerrafondai, come vogliono far credere TV e giornali. 1) PACIFISTI Pace senza se e senza ma. La guerra è intrinsecamente perversa, per cui, a maggior ragione, la guerra preventiva è perversa. La pace si costruisce con la mobilitazione di massa. 2) GUERRAFONDAI La guerra difensiva è legittima. Il concetto di difesa va esteso anche all’attacco preventivo, quando il nemico possiede armi di distruzione di massa. La pace si costruisce eliminando gli “stati canaglia”. 3) PACIFICATORI La guerra preventiva è illegittima perché non risponde ai precisi canoni della “guerra giusta”. E tuttavia, pur essendo ingiusta la guerra preventiva, non si può per questo dichiarare ingiusta ogni guerra. Non è possibile la pace a ogni costo: anche nei tempi moderni i popoli aggrediti hanno un diritto legittimo alla difesa. La pace si costruisce con la conversione del cuore, con la preghiera, con il digiuno. Questa è la posizione espressa dal Papa e dal Catechismo della Chiesa Cattolica.
|