n.04 – 9 marzo 2006 Ho inviato la “Dichiarazione di voto” anche al direttore di Avvenire, assieme a una breve lettera di accompagnamento. La lettera di accompagnamento, modificata nell’ultima riga, è stata messa due volte in riquadro sul giornale come base di discussione, e ha fatto da apertura per un forum su Internet. Lettera ad Avvenire Caro Direttore, do sempre un’occhiata al dibattito politico che si svolge attraverso la pagina delle lettere. Credo però che nella stessa pagina Avvenire dovrebbe fornire ogni giorno ai suoi lettori lo schema minimo delle domande da porsi per poter scegliere “in scienza e coscienza”. 1) Quale coalizione riparerà la legge naturale violata? 2) Quale coalizione non danneggerà ulteriormente la legge naturale? 3) Quale coalizione governerà meglio? Tre domande gerarchiche, che non possono essere scambiate. La prima è infinitamente più importante della seconda, la seconda infinitamente più importante della terza. Vedo invece che tanti lettori le scambiano allegramente, dando più peso ai programmi economici che non alla legge naturale: cosa legittima, ma certamente impostazione non cattolica. (Dare peso all’economia più che alla legge naturale, oltre che anticattolico, è anche un po’ ridicolo: i programmi economici sono speranze più che certezze, basta che nella prossima legislatura inizi l’attacco all’Iran e la nostra economia andrà in crisi sia col centro destra che col centro sinistra.) Avendo votato in tre modi diversi nel 1994, 1996 e 2001 (ma sempre con una logica), posso serenamente proporre agli amici lo scritto allegato senza che nessuno possa accusarmi di posizioni preconcette. Lo mando anche a lei per conoscenza. Un caro saluto Giovanni Lazzaretti
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